Speciale San Valentino: quali sono i posti più romantici di Napoli

Piccola guida per gli innamorati

C’è chi dice che a una coppia bastino meno di 48 ore in giro per Napoli per innamorarsi e anche meno per ritrovarsi, soprattutto se la città viene vissuta dai turisti. Per loro, infatti, l’impatto con l’atmosfera, la gente e i panorami mozzafiato ha un effetto irresistibile. Ma dove andare e cosa vedere insieme, esattamente?

I posti più romantici di Napoli: il lungomare

È sicuramente un grande classico. Il capoluogo partenopeo si affaccia su un imperdibile golfo, dominato dal castel dell’Ovo. A metà tra romanticismo e mistero, sedersi sugli scogli e perdersi nell’indefinibile linea di confine tra il cielo e il mare rotta da questa fortezza non ha eguali. Quando si è sazi di baci al sapore del sale, una visita alla fortezza è ciò che può dare un brivido fascinoso a qualsiasi relazione. Il castel dell’ovo è una costruzione medievale edificata dai Normanni nel XII secolo sull’isolotto di Megaride: si affaccia sul porticciolo di Santa Lucia e gode di una posizione eccezionale. Vi si accede da un passaggio che si protende sul mare e poi da ampie scale che ne attraversano i bastioni. Una volta dentro, la superba vista sul golfo di Napoli e sul vulcano del Vesuvio invitano alla contemplazione.


Secondo la leggenda, il castello conterrebbe un uovo magico nascosto dal poeta Virgilio per proteggere Napoli e i suoi abitanti dalla malasorte. Gli abitanti erano convinti che l’uovo dovesse essere protetto a tutti i costi, perché la sua distruzione avrebbe comportato quella del castello e di tutta la città.

Se l’amore è a prova di tempo, per suggellarlo, basta aggiungere un lucchetto al cospetto della distesa blu. C’è chi sostiene che sia di buon auspicio, affinché una relazione duri per sempre. E, allora, perché non tentare?

I luoghi più romantici di Napoli: terrazza San Martino

Tra i luoghi che offrono panorami e scorci mozzafiato su misura per le coppie innamorate c’è anche la terrazza della Certosa di San Martino, che domina il centro storico dall’alto della collina del Vomero.

Il posto si trova all’interno di un complesso che domina il centro storico di Napoli.

Entrare in coppia nella Certosa di San Martino vuol dire fare insieme un viaggio nel tempo, che culmina sulla terrazza dalla quale si gode la vista della città e del suo golfo. Basta guardare in basso per scorgere i vicoli brulicanti del cuore pulsante del capoluogo partenopeo, il trafficatissimo porto, le chiese, la stazione, il quartiere degli affari e, in lontananza, il minaccioso Vesuvio, il museo di Capodimonte, con i suoi maestosi giardini.

Per una pausa dal romanticismo, è sufficiente percorrere la discesa che conduce direttamente nel cuore della città oppure concedersi un giro al quartiere del Vomero: la strada più commerciale è via Scarlatti, autentico polo dello shopping, con negozi aperti anche di domenica. Percorrendo via Luigia Sanfelice, è possibile scendere dolcemente a Chiaia, e ammirare da qui un altro panorama imperdibile.

I luoghi più romantici di Napoli: Marechiaro

Il luogo più emblematico in assoluto è, però, la finestrella di Marechiaro. Questo luogo, conosciuto in tutto il mondo, è il simbolo non solo dell’amore romatico tra le coppie ma anche di quello che gli abitanti del posto hanno per la città. Marechiaro è una frazione di Napoli, nei pressi di Posillipo.

Negli anni Sessanta, diventò uno dei simboli della dolce vita, grazie alle sue frequentazioni hollywoodiane, ai suoi ristoranti tipici che si affacciano sul golfo e al caratteristico scoglione.

Ancora oggi, offre una veduta a perdita d’occhio non solo sulla città di Napoli, ma anche sul Vesuvio, fino alla penisola sorrentina e all’isola dei Corsari.

Il borgo si sviluppava, un tempo, intorno a un’unica strada, via Marechiaro. Il nome, in realtà non è, come si potrebbe pensare, ispirato dalla trasparenza delle acque di Posillipo, ma piuttosto dal loro silenzio: queste acque furono descritte in origine come mare planum in alcuni documenti risalenti al periodo svevo. La traduzione che i napoletani ne fecero fu mare chianu, da cui l’italiano Marechiaro.

La “fenestella”

La fenestella (finestrella) è soltanto un dettaglio. Ma è su di lei che è stato costruito il mito di questo borgo partenopeo: a omaggiarla per la prima volta, all’inizio del secolo scorso, fu il poeta e scrittore napoletano Salvatore Di Giacomo, autore di una delle più famose canzoni napoletane: Marechiare. Si tratta di un davanzale sul quale lo scrittore scorse un incarnato, del quale si innamorò. Da allora, il luogo è diventato un’imperdibile meta per tutte le coppie giovani, e meno giovani, in amore.

La finestra, con il suo davanzale, esistono ancora oggi: ospitano una lapide commemorativa in marmo bianco, che porta inciso lo spartito della canzone e il nome del suo autore.

Ma Di Giacomo non è l’unico ad aver inneggiato a Marechiaro con un’opera d’arte: nell’archivio delle melodie napoletane, infatti, sono oltre 200 i canti classici dedicati a questa piccola zona di Posillipo, oltre a un numero inestimabile di poesie.

 

Visitando Napoli, è impossibile non venire contaminati da quel pizzico di superstizione che anima i suoi abitanti. La visita a